Caro Don Giampio, vescovo Luciano,
cari sacerdoti e diocesani qui presenti, distinte autorità civili e militari, dopo la lettura molto formale di questa comunicazione del Nunzio apostolico, desidero esprimere i sentimenti che sono affiorati alla mia mente in questi giorni: sentimenti di gioia e di tristezza, che immagino siano anche gli stessi che provi tu, caro Don Giampio.

Gioia per te, perché sei stato chiamato ad una responsabilità così impegnativa, per guidare la diocesi di Chiavari. La gioia che mi viene dal pensare che questa nostra diocesi, così povera di forze e sacerdoti è stata in grado di offrire alla Chiesa, per l’episcopato, uno dei suoi sacerdoti più capaci e preparati. Tutta la diocesi è grata per questa scelta di benevolenza di papa Francesco e noi lo ringraziamo.
È un onore per il nostro presbiterio. In questo momento siamo come la vedova del profeta Elia, che quel poco di olio e farina che ha a disposizione, lo offre al Signore affinché lo trasformi in benedizione per tutti.  E la Chiesa di Chiavari in te riceverà una benedizione.

E l’altro sentimento che mi accompagna è quello della tristezza, perché dopo aver condiviso quasi tre anni e mezzo di guida della diocesi, so di perdere un competente, valido, sincero e fedele collaboratore nel governo di questa Chiesa. Ci mancherà il confronto franco e leale su tante questioni che riguardano la nostra diocesi, e sulle difficoltà che stiamo affrontando in questo tempo di grandi cambiamenti.
Non posso negare che con te c’è stata subito una bella, intensa amicizia e collaborazione che conserverò nel ricordo, come stimolo per nuove e fruttuose collaborazioni in questa nostra amata diocesi.
Caro Don Giampio le diverse esperienze pastorali che in questi anni hai svolto in diocesi e in alcune comunità, tra cui l’ultima a Pontestura, di cui sei stato finora parroco, ti serviranno per comprendere meglio il lavoro in prima linea dei nostri primi collaboratori che sono i parroci e gli amministratori parrocchiali.
Di fronte ad una chiamata così, ci prende un senso di inadeguatezza per un servizio che in questi tempi richiede un grande coraggio e una forza d’animo non indifferenti, ma stai tranquillo che percepirai ogni giorno di più che, se ci è stato dato un peso, il Signore stesso ci aiuterà a portarlo.
Il mio vescovo Gabriele mi diceva sempre che dove ti manda il Signore, lì troverai la tua terra promessa.

La vergine Maria, Madre dell’Abbandono, che veneriamo in questa cattedrale, ti aiuti a metterti ogni giorno sempre di più nelle mani del Signore, per diventare docile strumento per annunciare il suo Vangelo con la vita e l’amore. Non mancherà la nostra preghiera per te in queste settimane di preparazione all’ordinazione episcopale che è fissata per il sabato 29 maggio alle ore 10 qui nella nostra Chiesa Cattedrale.
Inoltre ho chiesto la disponibilità a don Giampio di continuare in tutti gli incarichi diocesani fino all’imminenza del suo ingresso in diocesi a Chiavari in data da destinarsi.

+ Gianni Sacchi, Vescovo