Mai come in questi ultimi tempi, ho captato tanti allarmi per la situazione di siccità che si sta verificando ormai da mesi nel Nord Italia e soprattutto in Piemonte.

L’anno scorso con grandi difficoltà ce l’abbiamo fatta a superare la crisi idrica, ma l’inverno appena trascorso, poverissimo di precipitazioni nevose e piovose, ci ha messi nuovamente in ginocchio. La situazione è davvero difficile e drammatica sotto tanti punti di vista.

Le sorgenti, i pozzi, i nostri fiumi, i torrenti, i laghi, le riserve d’acqua, le nostre colline asciutte, i nostri campi, le nostre risaie… Aspettano l’acqua che non arriva.

L’uomo super tecnologico non sa far fronte a queste emergenze perché dà tutto per scontato, come se mai nulla dovesse cambiare nei cicli della natura.

I nostri padri avevano un legame speciale con la creazione, e soprattutto con il Creatore in cui riponevano fiducia nel suo sguardo provvidente.

Dobbiamo ritornare a metterci nelle sue mani, come hanno fatto nel passato generazioni e generazioni di contadini, agricoltori e tutti i credenti che ritmavano le stagioni con preghiere, rogazioni e processioni particolari.

  • Pertanto, con tutte le Associazioni di categoria legate all’Agricoltura, con i Sindaci del nostro territorio e tutti i fedeli che desiderano, ci troveremo martedì prossimo 28 marzo alle 18 presso il parcheggio del Santuario di Crea per formare una piccola processione verso la Chiesa e là faremo, davanti alla Madonna, una preghiera particolare per invocare la tanto attesa pioggia. Non è un rito magico, non è la danza della pioggia, ma un momento speciale per riaffermare una tradizione di preghiera che si è sempre fatta nelle necessità.
  • Desideriamo vivere insieme questo momento di invocazione corale.

 

Auspico che in ogni parrocchia, soprattutto nelle messe di questa domenica, si prepari un’intenzione particolare nella preghiera dei fedeli.

+ Gianni Sacchi