Nella festività di Sant’Evasio, lo scorso 12 novembre, fu il legato papale cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ad aprire solennemente in Cattedrale l’anno giubilare per i 550 anni di erezione della Diocesi di Casale, avvenuta il 18 aprile 1474. Ora, per la celebrazione pontificale che si terrà proprio il 18 aprile è atteso il legato dell’arcivescovo di Costantinopoli Bartolomeo I, che leggerà un messaggio personale del Patriarca ecumenico alla Diocesi. E’ stato il vescovo mons. Gianni Sacchi a scrivere al Patriarca, a gennaio, chiedendogli “l’alto onore di accogliere un suo delegato alla celebrazione”. Ora è arrivata la risposta positiva.
L’anno giubilare per il 550°, quindi, unirà idealmente le due Chiese che da 800 anni vivono separate: quella d’Oriente e quella d’Occidente. In particolare c’è un legame fra Costantinopoli e Casale che ha radici lontane nella storia, strettamente intrecciate al cammino della Diocesi. Il marchesato del Monferrato passò infatti nel 1306 a Teodoro I Paleologo, secondogenito di Violante Aleramo, sorella di Giovanni I, ultimo esponente della dinastia aleramica, e dell’imperatore di Bisanzio, Andronico II Paleologo. Fu proprio un discendente di Teodoro I, il marchese Guglielmo VIII, a ottenere nel 1474 da papa Sisto IV l’erezione della Diocesi di Casale Monferrato.
Alla solenne celebrazione del 18 aprile sono stati invitati tutti i Vescovi della Conferenza episcopale piemontese.