Giovani “felici di essersi perduti ed essere stati ritrovati”. È possibile parafrasare questa citazione di Blaise Pascal per descrivere l’incontro di preghiera con i giovani della Diocesi per vivere il tempo forte della Quaresima organizzato dall’ufficio di Pastorale Giovanile e Vocazionale, tenutosi venerdì 1° marzo nella chiesa di S. Stefano con la partecipazione del vescovo mons. Gianni Sacchi e di don Luca Ramello, responsabile della Pastorale giovanile regionale.
L’appuntamento, dal titolo “Cambia il cuore”, ha permesso ai giovani di rileggere il brano di Vangelo dell’incontro di Gesù con Zaccheo (Lc 19,1-10), abilmente contestualizzato in chiave odierna dalla riflessione di Don Luca; partendo dal simbolo del “cuore nero” fatto ritrovare su un cartoncino ad ogni partecipante, Don Luca ha dato ad esso tre significati: come si vede Zaccheo stesso (e quindi noi stessi), come viene visto dagli altri e come viene visto da Dio.
Zaccheo, che era un peccatore e un personaggio ambizioso, sapeva di essere mal visto dalla folla, che prima l’ha bloccato costringendolo a salire su un sicomoro per vedere Gesù che passava e poi lo ha criticato e giudicato, guardandolo dall’alto verso il basso per la sua limitata statura; Gesù, invece, ha fatto il contrario: ha alzato lo sguardo verso di lui.
Don Luca ha sottolineato ai giovani come lo sguardo amorevole di Gesù va oltre i difetti e vede la persona, non si ferma al male del passato, ma intravede il bene nel futuro, non si ferma alle apparenze, ma guarda al cuore: “ancora oggi Gesù guarda il nostro cuore, va a prendere quella parte scura che c’è in esso – causata dalla tristezza, dall’ansia, dalla paura – per ricordarci che Lui è già presente nella nostra vita e ci permette di ritrovarci e rinascere con Lui al termine di ogni Quaresima”. Il Signore quindi ci cerca solo perché ci hai già trovati e questa certezza non può che portare in ciascuno di noi la felicità.
Dopo un breve momento di silenzio, durante il quale ognuno ha potuto riflettere su ciò che oscura il proprio cuore e su ciò che lo fa soffrire maggiormente, i giovani hanno consegnato il loro “cuore nero” ai piedi dell’altare, ricevendo in cambio un “cuore bianco” contenente un versetto biblico sulla conversione.
Nel ringraziare Don Luca per il prezioso momento di preghiera vissuto insieme ai giovani casalesi, il Vescovo ha augurato a tutti un buon proseguimento del cammino quaresimale mentre don Gabriele Paganini, responsabile dell’ufficio di Pastorale giovanile diocesano, ha ricordato due appuntamenti importanti nel corso della primavera: il corso di formazione per gli animatori e un weekend di ritiro in vista degli impegni estivi.
L’équipe di Pastorale giovanile e vocazionale