Dopo quella del 14 ottobre con il professor Agostino Giovagnoli, storico e docente dell’Università Cattolica di Milano, proseguono le serate di approfondimento sulla Dottrina sociale della Chiesa. E’ un ciclo di incontri voluto dal vescovo mons. Gianni Sacchi per accogliere l’invito di papa Leone XIV a ritornare alla questione sociale e a farlo con una lettura naturalmente sempre più aperta ai segni dei tempi. L’iniziativa è curata dal vescovo emerito mons. Alceste Catella e si svolge nel contesto di Cantiere Speranza. Il secondo appuntamento è in programma venerdì 7, alle 21 nella chiesa di Sant’Antonio, con un’altra docente dell’Università Cattolica di Milano, la professoressa Simona Beretta. Giovagnoli aveva focalizzato l’attenzione su “La Dottrina sociale della Chiesa tra storia e memoria”. Ora la prospettiva si sposta sull’età contemporanea. La professoressa Simona Beretta proporrà infatti una riflessione su “Le cose nuove del XXI secolo. La Dottrina sociale della Chiesa e le sfide del presente”. Il titolo è tratto dall’omonimo dizionario on-line che il “Centro di Ateneo sulla Dottrina sociale della Chiesa”, diretto proprio dalla professoressa Beretta, ha prodotto in questi anni come continuazione e rimodulazione di un testo assai significativo e importante edito nel 2004 dalla Editrice Vita e Pensiero.
Sono state inserite in questo dizionario, che è consultabile ad accesso libero e che viene aggiornato ogni tre mesi, le voci della questione ambientale, della pandemia, una serie di riflessioni sulle dinamiche demografiche, italiane e mondiali, la questione delle crescenti diseguaglianze economiche e sociali all’interno del mondo, il tema dell’intelligenza artificiale e dell’impatto sulle società umane. Ecco, queste sono alcune, forse le più significative, tra le “cose nuove” del XXI secolo che echeggiano in qualche modo alla “Rerum Novarum” del secolo XIX.
La relatrice sarà introdotta, come nel precedente incontro, da mons. Catella e le conclusioni saranno di mons. Sacchi.
Simona Beretta è professore ordinario di discipline economico-internazionali ed è direttrice del master in “International Cooperation and Development, Aseri. Dal 2018 Dirige il Centro di Ateneo sulla Dottrina sociale della Chiesa. Consultore del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, è stata membro della “Social Affair Commission”.
La professoressa ha contribuito al testo sulla Dottrina sociale della Chiesa, focalizzandosi in particolare sul nesso tra giustizia e dignità umana, criticando un approccio puramente meritocratico e sostenendo la necessità di una logica di carità e misericordia. Ha anche sostenuto l’importanza del “multilateralismo dal basso” come via per il cambiamento, basandosi sui pilastri della dignità umana e del bene comune, citando papa Francesco.
In merito a giustizia e dignità umana, Beretta riflette sulla giustizia mettendo in luce l’importanza di superare una visione meramente “retributiva” o “contabile”, che rischia di ignorare la dignità intrinseca di ogni persona. Sottolinea inoltre che solo la logica della carità e della misericordia può correggere la mentalità meritocratica e impedire che la giustizia si trasformi in vendetta. Auspica inoltre un approccio multilaterale alla risoluzione dei problemi globali, che parta dalle comunità e si basi sui principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa, come la dignità umana e il bene comune.




