“Malattia e sofferenza come forze trasformative? Il significato della spiritualità in medicina e assistenza” è il tema di un convegno internazionale che si terrà a alla Khatolische Universitat di Eichstatt-Ingolstadt, in Germania, il 7 (con un convegno aperto a tutti) e il  6 marzo (con una sessione per ricercatori). Al centro dell’evento vi sarà la presentazione del libro “Il potere curativo della spiritualità. La vita e l’opera di Luigi Novarese”, la biografia del Beato originario di Casale (1914 – 1984), scritto da Mauro Anselmo e tradotto per la prima volta in tedesco con il titolo “Il potere terapeutico della spiritualità. Luigi Novarese, la sua vita e la sua opera”. E’ stato pubblicato anche in polacco e portoghese.

Spiegano i promotori: “Già negli anni ‘60, Luigi Novarese ha influenzato profondamente la medicina, l’assistenza e la pastorale sensibili alla spiritualità, offrendo contributi pionieristici. Ha dimostrato in modo impressionante come la spiritualità e la religiosità possano non solo offrire forza e orientamento nei momenti di crisi, ma anche stimolare la crescita personale e consentire agli individui di riprendere in mano la propria vita e supportare gli altri”.

Nonostante i progressi innegabili della medicina moderna, nella cultura occidentale persiste una separazione tra la cura del corpo e quella dell’anima. Questo dualismo, che ha permesso importanti conquiste tecnologiche, ha portato al contempo alla meccanizzazione dell’assistenza, alla disumanizzazione dell’esperienza del paziente e a una profonda solitudine nell’affrontare malattia e morte.

“La nostra manifestazione – aggiungono gli organizzatori dell’evento – offre dunque un forum per i professionisti di medicina, scienza e pastorale, appartenenti a diverse tradizioni spirituali e umanistiche, per discutere insieme nuove vie verso un’assistenza sanitaria olistica, una cura che consideri l’essere umano nella sua interezza fisica, psichica e spirituale”.

Sarà il prof. Dario Sacchini, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ad aprire il convegno, poi i saluti dei Silenziosi Operai della Croce (SOdC) e del Centro Volontari della Sofferenza (CVS).

Le linee guida dell’incontro

Le domande esistenziali spesso hanno un ruolo marginale nella vita quotidiana, ma emergono con forza in momenti di malattia e sofferenza. Questi temi diventano centrali per i professionisti di medicina, cura e pastorale, che si confrontano con la sofferenza umana e cercano percorsi di guarigione e speranza. La ricerca interdisciplinare dimostra come la spiritualità, sia sotto forma di religiosità che come ricerca di senso, possa rappresentare una forza per la crescita personale nei momenti di crisi, pur presentando anche limiti.

“La conferenza – si spiega – esplora questa complessa relazione, analizzando il ruolo della spiritualità nel contesto della malattia e della sofferenza, affrontando domande chiave come: la spiritualità come fattore di resilienza: cosa accade quando questa risorsa manca? Come diverse discipline percepiscono il ruolo della spiritualità nella malattia e nella sofferenza? Come la spiritualità può supportare la gestione della malattia in contesti multiprofessionali?”.
Queste e altre domande saranno discusse il 7 marzo con esperti internazionali provenienti dal mondo della scienza e della ricerca, della sanità e della pastorale. Questo dialogo multidisciplinare, fondato sullo scambio di conoscenze ed esperienze, offrirà un’importante opportunità per affrontare in modo integrato e orientato alla pratica l’obiettivo principale: sostenere al meglio i malati e i sofferenti, accompagnandoli con attenzione e cura lungo il loro cammino.

La prospettiva scientifica

Nel primo giorno della conferenza si darà priorità alla prospettiva scientifica. Ricercatori provenienti da diverse discipline si riuniranno per discutere questioni centrali. Nel formato “Meet the Experts” sono previsti diversi gruppi di lavoro tematici, concepiti per offrire in particolare ai giovani ricercatori l’opportunità di confrontarsi con esperti affermati. L’obiettivo è promuovere collaborazioni di ricerca e condividere esperienze preziose relative a concetti interdisciplinari e multiprofessionali. Alle 18,30 ci sarà un momento di incontro informale e la presentazione del libro “Il potere curativo della spiritualità: la vita e l’opera di Luigi Novarese”.

Il secondo giorno della conferenza sarà dedicato al tema: “Malattia e sofferenza come forze trasformative? Il significato della spiritualità in medicina e cura”. Questo giorno sarà strutturato come una conferenza di trasferimento e includerà una serie di interventi di keynote speaker rinomati, con una discussione plenaria finale.

Obiettivi del convegno

Il convegno offrirà una piattaforma per lo scambio di conoscenze ed esperienze pratiche di ricerca tra esperti internazionali nei settori della scienza, dell’assistenza sanitaria e della pastorale. L’obiettivo è sviluppare raccomandazioni pratiche basate sulla ricerca per una cura spirituale efficace e costruire ponti interdisciplinari tra teoria, ricerca e pratica in medicina, assistenza e pastorale.

“Perché la medicina e l’assistenza dovrebbero preoccuparsi delle esigenze spirituali dei loro pazienti?” Questa domanda provocatoria riflette la tensione che caratterizza l’assistenza sanitaria moderna: da un lato, la necessità di un’elevata specializzazione; dall’altro, la crescente consapevolezza che malattia e sofferenza spesso toccano dimensioni spirituali profonde, non sempre adeguatamente affrontate. In una società sempre più secolarizzata, la spiritualità – che sia fede, religiosità o una più ampia ricerca di senso – viene spesso trascurata. Tuttavia, in situazioni di crisi, come malattia e sofferenza, le domande spirituali emergono con forza, fungendo da risorsa per la guarigione e il superamento o, in alcuni casi, come ulteriore peso. La conferenza interdisciplinare intende creare uno spazio per affrontare queste tematiche, offrendo nuovi stimoli per la ricerca, la pratica e la teoria. È rivolta a ricercatori, professionisti della medicina, dell’assistenza e della pastorale, nonché a tutti coloro interessati al ruolo della spiritualità nell’assistenza sanitaria.

Domande e tematiche

I partecipanti sono stati invitati a presentare contributi brevi che affrontino una o più delle seguenti domande e tematiche:

  1. Dimensioni filosofiche e teologiche

Perché gli esseri umani sono confrontati con malattia e sofferenza? Esiste un senso più profondo? Quale ruolo giocano gli aspetti esistenziali e spirituali nel contesto delle tradizioni religiose e del messaggio di sofferenza e redenzione?

  1. Prospettive interdisciplinari

Come diverse discipline scientifiche vedono il ruolo della spiritualità nella gestione di malattia e sofferenza? Come può essere utilizzato il modello ICF per considerare spiritualità, resilienza e salute mentale da una prospettiva interdisciplinare? Come può la promozione della salute affrontare efficacemente i bisogni spirituali nel lavoro quotidiano multiprofessionale?

  1. Approcci pratici in medicina e assistenza

Come può la promozione della salute spirituale supportare la gestione della malattia, soprattutto quando la guarigione tradizionale non è più possibile? Quali interventi spirituali e psicosociali promuovono in modo mirato la resilienza e l’attivazione delle risorse nei pazienti? Qual è l’importanza di perdono, riconciliazione e ricerca di senso come elementi trasformativi nel processo di guarigione e gestione della malattia?

  1. Innovazione e questioni sistemiche

Come possono approcci spirituali e orientati alla resilienza rispondere ai bisogni individuali, tenendo conto delle esigenze specifiche delle specializzazioni mediche e dei sistemi? Quali approcci innovativi consentono un’assistenza sanitaria olistica ed economicamente efficiente, che integri sistematicamente spiritualità e resilienza?