Formazione, corresponsabilità, strutture: sono i temi sui quali ha invitato a riflettere e a confrontarsi l’Arcivescovo di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci, vice presidente della Cei e presidente del Comitato nazionale del Cammino Sinodale, invitato dal vescovo mons. Gianni Sacchi  mercoledì 18 in Cattedrale per fare il punto sul Sinodo alla vigilia dell’avvio della sua fase profetica.

Sulla formazione, e in particolare sulla formazione relativa all’iniziazione cristiana (con battesimo e cresima)  mons. Castellucci ha sottolineato, tra l’altro, che non deve essere intesa “come una semplice trasmissione di informazioni, ma deve coinvolgere integralmente la persona”, avendo come punto di partenza le quattro dimensioni della vita cristiana che vengono illustrate negli Atti degli apostoli: l’ascolto della Parola, la fraternità, l’Eucarestia, la preghiera.  Occorre quindi cambiare modello nella catechesi.

In merito alla corresponsabilità, l’Arcivescovo ha evidenziato che questa deve essere di tutta la comunità cristiana, anche dei laici, che vanno coinvolti come parte attiva dai pastori nella gestione amministrativa e burocratica delle parrocchie e delle loro strutture. Occorre quindi una riflessione sui ministeri nella Chiesa, sul ruolo di uomini e donne, valorizzando tra l’altro gli organi consultivi.

Il discorso sulle strutture, infine, non riguarda solo quelle materiali (dalle Rsa agli impianti sportivi ecc.). Di fronte al fatto che la maggior parte delle risorse se ne va proprio per le strutture, occorre ripensare alla loro pertinenza e utilità, avendo anche il coraggio di alienare alcuni beni.

Del cammino sinodale si parlerà ancora il 2 ottobre, quando alle 20,45 in Cattedrale si riunirà sotto la presidenza di mons. Sacchi l’Assemblea diocesana per dare le linee guida per il nuovo anno pastorale. L’incontro è aperto a tutti.