Il Beato mons. Luigi Novarese (1914-1984), casalese di estrazione e di formazione, sta contribuendo ad umanizzare il mondo. Con il suo messaggio carismatico  affascina ed incuriosisce quanti  si vogliono avventurare nel mistero, prendendo in considerazione ciò che la vita offre, anche se a  volte con situazioni sconvolgenti, non trascurando ciò che non si vede e non si tocca. Un lato della vita talvolta trascurato ma presente e vivo.

Oggi accendere il televisore, aprire un giornale , guardare il nostro smartphone ci porta a ricevere notizie che ci sconvolgono, a volte ci spaventano. Un professore di Sacra Scrittura ,   presentando il libro dell’Apocalisse, invitava a leggerlo come si legge un giornale. Oggi girono c’è una pagina di cronaca con avvenimenti da interpretare. Allora sorge la domanda : noi come ci poniamo di fronte a tali notizie, uguali a quelle che molti secoli fa accompagnavano l’uomo? Come le interpretiamo, le elaboriamo? Cosa desumiamo? Ci viene forse la tentazione di pensare che il Dio della storia sia assente?

Luigi Novarese dice in vari suoi scritti:  “Il Signore non nega la luce a nessuno… Lasciamo penetrare in noi la Verità… Il Cuore di Cristo ha un solo desiderio: salvare l’umanità… Il Cuore di Cristo è adorabile, il Cuore di Cristo è imitabile, il Cuore di Cristo esprime soprattutto tutto il Suo fuoco che vuole estendersi, dinamica di vita, fonte di salvezza, approdo, riposo, sollievo per quanti, sia pure con fatica, vivono nei nostri tempi la Sua vita”.

Da queste parole si nota  l’importanza della centralità di Cristo nell’uomo vivente e l’importanza che il Gesù storico abbia un posto nel cuore dell’uomo per portare riposo, e amore in sé ed intorno a sé. Ciò porta inevitabilmente all’integrazione dell’uomo ove la sua umanità  redenta diventa buona, pacifica , capace di relazioni creative e innovative.

La memoria liturgica del Beato Luigi Novarese, sarà celebrata domenica 20 luglio alla cascina Sernionla, ove egli è nato, con una celebrazione che inizierà alle 17 con una relazione di padre Carmine Arice, Superiore Generale del Cottolengo, sul tema: “La centralità di Cristo in Luigi Novarese”. Tale tema è tanto amato anche da papa Leone XIV. Seguirà la Messa presieduta dal Vescovo mons. Gianni Sacchi.

Un momento di convivialità concluderà la serata.