CASALE – La benedizione con la reliquia di Sant’Evasio alle terre del Casalese e del Vercellese dal sagrato della Cattedrale ha suggellato la solenne celebrazione in onore del Patrono da parte della folta delegazione di abitanti di Borgo Vercelli. I borghini hanno sciolto lunedì per la 623° volta il voto fatto a Evasio di recarsi annualmente in pellegrinaggio a Casale se avesse salvato il paese dal pericolo della peste.  Un voto rinnovato più volte nei secoli, ogni cento anni. E il sindaco Mario Demagistri ha già preannunciato che certamente questo avverrà da parte del Comune davanti al notaio anche alla scadenza del 2030.

A rappresentare Borgo Vercelli, lunedì in Cattedrale, con il sindaco c’erano il suo vice, Paolo Milan, il priore dell’Arciconfraternita di Sant’Evasio borghina, Giuseppe Mattea, con i confratelli e un bel gruppo di fedeli, guidati dal pievano don Andrea Passera (che ha concelebrato con il can. Danilo Biasibetti). Ad accoglierli, nel nartece del Duomo, l’Arciconfraternita di Sant’Evasio con il priore Carlo Lepri e con il sindaco Emanuele Capra.