Dopo dieci anni, i Vescovi italiani sono nuovamente chiamati in Vaticano alla “visita ad limina Apostolorum”, cioè alle tombe degli Apostoli. Ad aprire gli incontri saranno i Vescovi della Cep, la Conferenza episcopale del Piemonte e della Val d’Aosta, che comprende 16 Diocesi, fra le quali quella di Casale guidata da monsignor Gianni Sacchi. La “visita ad limina” si svolge periodicamente (in genere ogni 5 anni, ma per una serie di ragioni stavolta i tempi si sono dilatati) e ha lo scopo di “videre Petrum”, cioè incontrare il Pontefice, successore di Pietro, di “compiere un pellegrinaggio alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa di Roma, e di esprimere e rafforzare l’unità e la collegialità della Chiesa”.
I Vescovi della Cep sono stati convocati a Roma dal 22 gennaio al 27 gennaio e il 25 è previsto l’incontro con Papa Francesco. La mattina del 22 i Vescovi concelebreranno nella basilica di San Paolo fuori le mura.
Come è sottolineato nel “Direttorio” della Congregazione per i Vescovi, i momenti fondamentali della visita “ad limina” sono: il pellegrinaggio e l’omaggio alle tombe dei Principi degli Apostoli; l’incontro con il Santo Padre; i contatti con i Dicasteri della Curia romana.
Viene quindi espressamente richiesto che i singoli Vescovi durante la visita “ad limina” si rechino nei vari Dicasteri (sono una quindicina) “per esporre problemi e quesiti, chiedere informazioni, fornire delucidazioni, rispondere ad eventuali richieste”. Tutto ciò “in spirito di comunione nella verità e nella carità”. Per i Vescovi è un’occasione, si rimarca al Dicastero per i laici, per “dialogare e ascoltarsi reciprocamente sui temi che più interessano la loro Chiesa locale”.
Proprio in vista di quegli incontri, ogni Vescovo prepara una relazione che rappresenta una vera “radiografia” della propria Diocesi, con dati statistici e informazioni dettagliate su ogni genere di attività pastorale. Una relazione analoga viene inoltre preparata sulla situazione dell’insieme delle Diocesi della Conferenza episcopale.
L’incontro con il Papa rappresenta il “clou” della visita: ciascun Vescovo viene chiamato ad un colloquio a tu per tu con il Pontefice, durante il quale vengono affrontati i principali problemi e temi della vita della Diocesi.
Per monsignor Gianni Sacchi quella di gennaio sarà la prima “visita ad limina” nel periodo del suo episcopato, iniziato 6 anni fa. L’ultima volta, infatti, nel 2013, in Vaticano si era recato monsignor Alceste Catella.