CASALE – E’ stata inaugurata venerdì 12 settembre, alla presenza del vescovo mons. Gianni Sacchi, la mostra “Pellegrini di carta e di pennello. Un viaggio tra l’arte di Guglielmo Caccia e la narrazione degli antichi cammini di fede” promossa in occasione dell’anno giubilare e dei 400 anni dalla morte di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, uno dei pittori più noti e prolifici attivo in Monferrato (e non solo) tra Cinque e Seicento.
La mostra è suddivisa in due sezioni: una bibliografica, allestita nella sala storica della Biblioteca del Seminario, e l’altra pittorica, all’interno dell’aula Sinodale, al primo piano. La sezione dedicata a Caccia propone l’esposizione di opere che per molto tempo e per motivi differenti non sono state visibili al pubblico e di cui si è concluso il restauro nel corso dell’ultimo anno grazie ai contributi di Regione Piemonte, Fondazione Crt e Fondazione Cr Alessandria. “La selezione di queste opere – spiegano all’ufficio Beni culturali della Diocesi diretto da Raffaella Rolfo – permette di offrire al pubblico una chiave di lettura e di riflessione sull’arte di Caccia, sull’impostazione del suo lavoro di bottega, sui temi sui quali si trovò maggiormente a confrontarsi e sul contesto devozionale del suo tempo”. La sezione bibliografica, invece, “offre la possibilità di approfondire la storia dell’antichissima pratica del pellegrinaggio attraverso le pagine di libri antichi in gran parte mai esposti al pubblico. Dall’idea di pellegrinaggio verso le mete condivise da tutta la cristianità come Roma e la Terrasanta, si giunge al Santuario e Sacro Monte di Crea”.
La “doppia mostra” è curata da Chiara Mainini e Bruna Curato ed è stata resa possibile grazie a fondi 8xMille alla Chiesa cattolica e alla Fondazione Crt (progetto “Attività di comunità”). E’ visitabile a offerta libera tutti i sabati e le domeniche dalle 15 alle 18 fino al 19 ottobre (in settimana previo appuntamento al 392 9388505 ).




